Questa sera, in un anonimo Palazzo romano, disperati per cena.
Governo, nomenklatura, alti prelati e chi più ne ha più ne metta.
Disperati arrosto.
La gente soffre.
Loro mangiano.
Tu crepi.
Loro s’indignano se il popolo bue alza la voce.
Io scrivo e altri (meglio) e come me.
A cosa servirà?
Magari gli andrà di traverso la cena.