Cammini su una corda, tendi i muscoli per non cadere, impari a conoscere il tuo respiro. L’acrobata, l’artista più solitario: avvolto e accolto dal vuoto. Il suo filo, l’ultima parentesi prima della caduta.
Come noi, acrobati della vita. I nostri progetti, i nostri sogni, tutto quello che pensiamo, vogliamo, ecco tutto questo è la nostra corda sospesa nel vuoto.
Il primo urlo della nostra vita, liberatorio, è quando tocchiamo terra, quasi come quel marinaio che, “Terra!”, lo urlò quando vide l’America.