Questa storia è come i trucchi degli illusionisti: c’è ma non si vede.
Questa è la storia di chi si ferma a pensare dietro un portone appena chiuso e di chi fa il primo passo verso casa avendo salutato chi, quel portone, lo ha appena varcato.
Tu che stai dietro quel portone, cosa pensi? Che è simpatico? Che sa parlare? Che cosa pensi? Lui, quello che cammina verso casa sotto una sottile pioggia vorrebbe saperlo.
Tu che cammini, con la sigaretta fra le dita, che affretti il passo per non farti bagnare dalla pioggia, tu, a cosa pensi? Ai suoi capelli? Al sorriso storto che però affascina? A cosa pensi? Lei, che frettolosa ha chiuso il portone del suo palazzo, vorrebbe saperlo.
Voi due, fottuti imbecilli, schiavi del non detto.