Paolo Panzacchi

Paolo Panzacchi
L'ultima stazione del mio treno
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14/06/14 L'ultima stazione del mio treno

Viaggi egoisti

Viaggi egoisti
Ogni viaggio è figlio del desiderio di una vita diversa, anche se solo per qualche giorno.

Quando viaggi fallo comodo.

Quando viaggi pensa di non dover tornare.

Quando viaggi metti il vestito migliore.

Quando viaggi prendi il mondo dentro di te e lasciaci tutti fuori ad aspettare.
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13/06/14 L'ultima stazione del mio treno

Shadows

Shadows

Il silenzio dei passi rinnegati di uomini e donne che solo la notte accetta è rotto dal rumore del rompersi del sottile pavimento di ghiaccio sul quale camminano.

La notte come sappiamo non è solo un momento della giornata, la notte è solitudine, la notte è oscurità.

La notte è il capire che il tempo scappa, scivola, corre.

La vita, quella stronza, ti passa accanto e se ne va.

Senza neanche salutare.

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12/06/14 L'ultima stazione del mio treno

Top of the world

Top of the world
La notte è il momento in cui il buio non è semplice arredo.

Vedere luci di notte è dolore per chi ha a cuore l’animo umano.

Ogni finestra illuminata quando la notte è profonda è una vita sospesa in più.

Magari sarà una sospensione di qualche minuto.

Ma provate voi a camminare sul tetto del mondo sopra un pavimento di vetro e a non avere timore.

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10/06/14 L'ultima stazione del mio treno

Highways

Highways

La strada è lunga.

La vita meno.

Il pedaggio costa.

Non si guadagnerà mai abbastanza per coprire l’intero percorso.


Morale.

Accelera, sfonda la sbarra al casello e vai finchè ne hai.

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08/06/14 L'ultima stazione del mio treno

A quel tavolo

A quel tavolo

A quel tavolo solo una birra.
A quel tavolo sedie vuote.
A quel tavolo silenzio.
A quel tavolo non siedono due amici.

A quel tavolo una folla di rimpianti. 

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08/06/14 L'ultima stazione del mio treno

Doors

Doors

Quante porte abbiamo aperto, quanti luoghi abbiamo visitato, quante persone abbiamo conosciuto.

Ma quanti di noi ricordano il percorso per arrivarci a quelle porte?

Si vive di distrazioni e si muore senza darci peso.

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07/06/14 L'ultima stazione del mio treno

Water painting

Water painting
Che poi non importano i colori, se sai cosa fartene splenderà anche il grigio.

Saremo grandi dipingendo con l’acqua.
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06/06/14 L'ultima stazione del mio treno

Open eyes

Open eyes


Better dreams with open eyes.

Better dreams with open eyes.

Better dreams with open eyes.

Better dreams with open eyes.

Better dreams with open eyes.

Better dreams with open eyes.

Better dreams with open eyes.

Better dreams with open eyes.

Better dreams with open eyes.

Better dreams with open eyes.

Better dreams with open eyes.

Better dreams with open eyes.

Better dreams with open eyes.

Better dreams with open eyes.

Better dreams with open eyes.

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05/06/14 L'ultima stazione del mio treno

Amari, on the rocks

Amari, on the rocks

Ripida come solo una scala sa essere, la vita. 

Amara, come il mio caffè.

Per tutto il resto bevine uno di più, quel che non cura il tempo lo curi così.

Alternative a questa tristezza?

Ne è pieno il mondo, ma la consapevolezza di quel caffè amaro è un’emozione troppo forte per andare a mangiarsi un bombolone e glassarsi le vene piano piano.

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03/06/14 L'ultima stazione del mio treno

Mirror

Mirror
Lo specchio oltre la sua storia. Lo specchio che racconta come potremo rimanere per sempre giovani.

“Specchio, specchio delle mie brame, chi è che mi può fermare?”.

Lo specchio che riflette e decide di non riflettere.

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Fazzoletto da tasca colorato, occhiali sulla punta del naso per darmi un tono, centomila idee nelle tasche e bollicine nel bicchiere. Questo sono io.
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