Paolo Panzacchi
L'ultima stazione del mio treno

L’ultima stazione del mio treno

09/08/14 L'ultima stazione del mio treno

Focalizzazione

Focalizzazione

L’alba, il momento in cui decidi la focalizzazione della tua giornata. 

Il momenti in cui devi comprendere se piove sull’asfalto scuro accarezzato dalle suole o se sta piovendo sul parquet di casa tua.

La focalizzazione è tutto, scegli bene, scegli tu.

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08/08/14 L'ultima stazione del mio treno

Solitudini

Solitudini

Le solitudini solo belle, sono necessarie, stimolanti, amorevoli, compassionevoli, sentite, vere, sincere, di moda, volute, prese, cercate, pretese, offerte. Capolavori dell’arcobaleno dell’uomo e del sociale.

Tutto vero quando, le solitudini, le guardi in compagnia.

La solitudine è come un cappello, non tutti ci stanno bene.
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25/07/14 L'ultima stazione del mio treno

Senza domande

Senza domande

Chi c’è attorno a noi? Troppo spesso non ce lo chiediamo nemmeno.

Indolenti.

Strisciamo nelle nostre città senza neanche domande da fare.

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22/07/14 L'ultima stazione del mio treno

Save yourself

Save yourself

Si possono odiare molte cose. Si può odiare il mondo intero.

Ma nulla e dico nulla potrai odiare con una forza paragonabile a quella che impiegherai per ridurti in cenere.

Salva te stesso, odia chi odia.
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21/07/14 L'ultima stazione del mio treno

Hate identity

Hate identity
L’odio e i suoi mille volti.

Il tuo? Il vostro? Come odiate?

Ogni mattina il vostro specchio è la carta d’identità del vostro rendervi detestabili.
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20/07/14 L'ultima stazione del mio treno

Odio

Odio

Indifferenza, ne abbiamo parlato. In pochi non lo hanno fatto. 

Cosa potrebbe mai esserci di peggiore dell’indifferenza? L’ipocrisia di chi si scandalizza, di chi ciancia, e poi, nei fatti nulla fa.

Cosa c’è peggio del peggio? L’ipocrita evoluto, che critica l’ipocrita scandalizzato dall’indifferenza.

Cosa potrai mai esserci di ancora peggio?

Ecco, potremmo continuare all’infinito. 

Cosa c’è peggio del peggio del peggio del…

Il genere umano.

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18/07/14 L'ultima stazione del mio treno

Better luck next time

Better luck next time

Dopo ogni viaggio, la stessa stazione nei ritorni a casa. Quell’ultimo treno nella notte. La nebbia. Il rumore dei passi sulla banchina, a pochi metri il cartello che mi ricorda di essere al binario 11.

Ho qualche riferimento. I punti fermi nella notte di un ritorno anche se fragili, sono meglio del vuoto che si trova in una città che non ricorda il tuo nome. 

Andrà meglio quando ripartirò e, ancora, riabbraccerò casa.

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17/07/14 L'ultima stazione del mio treno

Flying dreams

Flying dreams

Se ci credi puoi volare davvero, meglio di Icaro, meglio di qualunque viaggio allucinato tu possa fare.

La forza dei sogni, il coraggio di provarci.

La forza di essere, sempre.

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16/07/14 L'ultima stazione del mio treno

Next time, go fishing

Next time, go fishing

Quando il resto non va, stacca la spina.
Ritenta.
Se ancora non va, non ci pensare.
Ritenta ancora.
Ogni volta, potrebbe andare come ci ha detto Beckett: ho sempre tentato. Ho sempre fallito. Non discutere. Fallisci ancora. Fallisci meglio.
Detestando il fallimento, il mio consiglio: next time, go fishing.

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15/07/14 L'ultima stazione del mio treno

La distanza delle parole

La distanza delle parole
Non è questione di distanze, di incomunicabilità, di paesi diversi, di sesso, di età, di estrazione sociale.

Non è questione di un cazzo.

E’ tutto in quel che dici.

Scegli con cura le parole, potrebbero non esserci altre occasioni.

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Fazzoletto da tasca colorato, occhiali sulla punta del naso per darmi un tono, centomila idee nelle tasche e bollicine nel bicchiere. Questo sono io.
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