Paolo Panzacchi
L'ultima stazione del mio treno

L’ultima stazione del mio treno

27/01/13 L'ultima stazione del mio treno

Arbeit macht frei. (Sì, come no)

Arbeit macht frei. (Sì, come no)
Ci sono memorie lunghe, ci sono memorie corte, ci sono memorie distratte.

Ci sono prese per il culo.

Ci sono troppe cose da ricordare e alcune cose si ricordano troppo.

Ogni volta, ogni giorno, per ogni cosa, violentiamo la nostra coscienza civile per poi farle le coccole mentre piange facendo finta che fosse amore.

Chi vuole intendere intenda, chi non vuole dimentichi. Io ho la memoria corta, ma certe cose so che non potrò dimenticarle, ciò che non ricordo non è degno di essere menzionato.

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24/01/13 L'ultima stazione del mio treno

Sogni alla luce

Sogni alla luce
Edgar Allan Poe, senza dubbio il mio preferito, compagno di mille battaglie a proposito dei sogni disse: “Chi sogna di giorno conosce molte cose che sfuggono a chi sogna solo di notte.”. 

Accendete una candela accanto ai vostri letti.

Sognate con la luce, non vi sfuggirà nulla, nemmeno questa metafora.

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15/01/13 L'ultima stazione del mio treno

Black and white

Black and white
Dove c’era verde, fabbriche vomitano fumo denso.

Dove c’era azzurro, cementoacciaiovetro nascondono la luce del sole.

Dove c’era sorriso, cannibali divorano labbra e risate.

Dove non c’era niente, niente è rimasto.

Mettiamo dei fiori nelle nostre bocche e parleremo a colori, del bianco e nero ne abbiamo abbastanza.

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13/01/13 L'ultima stazione del mio treno

Give up and fly

Give up and fly
Volare è stato il sogno di molti. 

Cominciò Icaro, con alterne fortune.

Oggi siamo anche andati sulla Luna, andremo su Marte e vedremo i confini dell’Universo. 

Il volo più bello, sarà sempre quello della fantasia, tutto il resto è, come si suol dire, “fuffa”.

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29/12/12 L'ultima stazione del mio treno

2013

2013
Uno finisce, uno inizia.

Cosa cambia? Il numero su qualche quintale di dozzinali calendari.

Gioite. Urlate. Sussurrate i vostri buoni propositi. Promettete, riempitevi la bocca fino a scoppiare.

Faremo schifo come l’anno prima. Ora potrete anche rompere dicendo che sono polemico, pessimista e tanti cazzi, tornate a leggere questo post quando cianceremo di 2014. Chissà che ne penserete. Adorerei venir smentito.

Auguri a voi, amiche ed amici. Provate a fare meno schifo, almeno voi. Col sorriso.

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23/12/12 L'ultima stazione del mio treno

Natale

Natale
Ogni anno è Natale. 

Ogni anno spero in qualcosa, sempre lo stesso desiderio. Monotonia, forse.

Ogni anno.

Regali-cibo-belleparole-baciabbracci-promesse-ricchipremiecotillon?

No, che questo Paese cambi, che la gente di questo Paese cambi. 

Ogni anno è Natale e questo Paese e questa gente fanno merda uguale. Così è, citando quello, se ci pare.

Ogni anno in salsa amara, se vi pare, i miei auguri. Con un sorriso.

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21/12/12 L'ultima stazione del mio treno

21/12/2012

21/12/2012
Non è successo un cazzo.

Per fortuna o è stato un gran peccato.

Non è successo un cazzo comunque.

Il ventuno-dodici-duemiladodici fatelo nella vostra testa, ce n’è bisogno. 

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11/12/12 L'ultima stazione del mio treno

Cose comode per gente scomoda

Cose comode per gente scomoda
Non sono nato comodo. 

Sono polemico, antipatico, sconveniente, politicamente scorretto, religiosamente non schierato, eticamente peggio che andar di notte.

Vivo una vita comoda da persona scomoda.

Com’è la vostra vita?

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06/12/12 L'ultima stazione del mio treno

E-quilibrio

E-quilibrio
Le gambe spesso tremano. Le gambe dell’uomo coraggioso. Le gambe, belle, della donna coraggiosa.

Molti, troppi, non camminano sulla fune.

Tu, coraggiosa o coraggioso, che ci cammini, col mondo sulle spalle, buttali di sotto. 

Crudeltà? Salvezza? Alla peggio ti butterai di sotto anche tu. Senza rimpianti.

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26/11/12 L'ultima stazione del mio treno

Naufrago

Naufrago
Svogliato guardo avanti. Futuro, mare, orizzonte, nebbia, pioggia, neve, freddo.

Cerco chi si è perso.

Cerco chi si è perso e non chiede aiuto.

Cerco chi semplicemente non torna e basta.

Si affoga come si può.

Un brindisi a chi ha i polmoni pieni d’acqua.

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Fazzoletto da tasca colorato, occhiali sulla punta del naso per darmi un tono, centomila idee nelle tasche e bollicine nel bicchiere. Questo sono io.
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