Spacca.
Urla.
Insulta.
Terrorizza.
Il mondo va a puttane fra sordi che alzano il volume della voce.
Gli assenti hanno sempre torto disse, un giorno, un saggio.
Non è la costanza che viene premiata e neanche il fragore di una frase o di una parola. Quello che riempie le vite sono gli sguardi, attenti, come quelli del padre che osserva il suo bambino mentre gioca.
Si può proteggere e avere cura di una vita anche con uno sguardo da lontano.
Ci si siede sulla sponda del fiume e si aspetta il corpo di chi non era al tuo fianco, alla tua festa, a bere con te, a quel bancone del bar, seduto su quella panchina o ovunque ci fosse bisogno di quello sguardo.
Gli assenti hanno sempre torto, oggi posso dirlo anche io.