Personaggio numero uno. Diagnosi: rimpianti e senso di insoddisfazione.
Personaggio numero due. Diagnosi: alcolismo, inconcludenza e carenze affettive.
Personaggio numero tre. Diagnosi: alcolismo, ninfomania e totale distacco dal mondo reale.
Personaggio numero quattro. Diagnosi: sadismo, stati di delirio e disturbo bipolare.
Seduto ad un tavolo.
Sabato mattina.
Fuori, il sole.
Dentro, stanchi baristi, stanchi clienti, ombrelli aperti.
Com’è la tua vita?
Come il mio caffè.
Davvero?
Sì, senza zucchero, grazie.
Cammino.
Respiro.
Guardo.
Esisto.
Penso.
Sono un uomo.
Sono una donna.
Sono tutti voi.
Senza mai essere stato me stesso, al di fuori del tratto di una penna.
I passi stanchi sotto i portici.
Lo sguardo perso.
L’ultimo bicchiere bevuto pochi minuti prima in un bar di infimo livello.
Una sigaretta.
La percezione è quello che ti inganna.
Quello che vedi in realtà non sarà mai quello che pensi.