Paolo Panzacchi
L'ultima stazione del mio treno

November 23, 2024 at 10:57 pm

L’apologia del sempre

L’apologia del sempre
(Il rumore di un accendino, prima boccata, carta e tabacco che bruciano, fumo che ti spacca i polmoni, espirazione, fumo che esce, vita che se ne va: retorica a fiumi).

“Il concetto di ‘Sempre’, mi indispone, mi infastidisce, mi fa sentire vecchio, vulnerabile, come se la vita mi sfuggisse dalle mani ogni volta che pronuncio quella parola, come se quell’impegno spezzasse il mio io in un’infinita pioggia di speranze sull’ombrello del primo idiota che passa. ‘Sempre’, l’inutile ponte, la bella scusa, la virgola, nel momento in cui stai pensando a come pronunciare il ‘Vorrei, ma non posso’, avendo prudentemente, appunto, usato un ‘Sempre’ magari qualche ora prima, così, per pararti il culo. Il concetto di ‘Sempre’, come quell’idiota di Dorian Gray, tutto concentrato nel mantenere il suo bel visino, senza ricordarsi di capire qualcosa della vita che gli passava accanto mostrando il dito medio con somma sufficienza.”.

(Il compiacersi di aver detto un qualcosa che al momento può sembrare verità assoluta, un colpo di tosse prima dell’ultimo tiro alla sigaretta e la risata nel vedere una ruga sulla fronte mentre lo specchio ha deciso di riflettere).
0 likes L'ultima stazione del mio treno
Share: / / /

2 thoughts on “L’apologia del sempre

  1. Meraviglioso..e sempre descrittivo al punto da sembrare un cortometraggio, anche solo un paio di scene. Anche io rifuggo dal “sempre” e dal “per sempre”..e in piu’ mi hai fatto venire voglia di fumare ;D

  2. un cortometraggio…sparato davanti agli occhi! :)

Rispondi a lultimastazionedelmiotreno Annulla risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>