Ci si incontra. Ci si scontra. Ci si perde. Ci si trova.
I fragili equilibri della vita corrono sui fili rossi, come si sa, corrono sulle parole morte dietro una prigione di dentiossalinguapelle, corrono lungo l’incastro perfetto di un abbraccio.
Un equilibrio diventa vita quando è pietra che accarezza come piuma.
Un equilibrio diventa vita quando, anche se sei un asso di cuori e sei la carta più forte del mazzo, per stare in piedi capisci che hai bisogno di un’altra carta, come te.
Un asso di cuori, da solo, non vince. Due, non hanno rivali sul tavolo verde.