Sono seduto.
Al bancone di un bar, su una panchina, in auto, al tavolo di un bistrot, su una nuvola, sulla Luna, su Marte.
Il mio bicchiere mezzo pieno. Mezzo vuoto.
Con dentro le parole, vuote, che sanno sempre di senso di colpa, di nulla da dire.
Un giorno smetterò di bermi il “solito”.
Voglio cambiare sapore.