C’è chi ha la vita facile.
C’è chi ha la vita che si merita.
Chi ha una vita di merda.
Chi è felice, beato lui.
C’è, poi, chi vive a metà.
E’ come guardare la Cappella Sistina e verso metà incontrare un ponteggio con un muratore che ti urla: “’A Dottò, fra tre mesi ‘amo finito e te la vieni a guardà tutta!”. Un calcio nelle palle è meno frustrante.