Paolo Panzacchi
L'ultima stazione del mio treno

September 20, 2024 at 12:43 am

Passi contestualizzati

Passi contestualizzati

Contestualizziamo.
Ambiente: notte, piove, una primavera timida.

Dove: una città, piccola, bella ma non bellissima, centro città, vicino ad un teatro.
Chi: uomo medio, senza infamia senza lode, bello ma non bellissimo, stupidamente geniale o genialmente stupido, ben vestito.
Cosa sembra succedere: l’uomo cammina, si guarda attorno, sente dei passi oltre ai suoi. Si sente seguito.

Cosa realmente succede: quell’uomo medio, senza infamia senza lode, bello ma non bellissimo, stupidamente geniale o genialmente stupido, ben vestito, è solo, le uniche scarpe sull’asfalto bagnato di quella notte di primavera timida, nel centro di questa città piccola, bella ma non bellissima, proprio vicino al teatro, sono le sue.

Quindi?

Quindi: si guarda attorno, sente dei passi oltre ai suoi. Si sente seguito.

Da chi?

Chi lo segue: i fantasmi, i quali, non solo esistono, ma sanno volare, spaventare e, anche, camminare.
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