Il popolo italiano, nella sua grande maggioranza, si accalca a vedere Checco Zalone, De Sica, Boldi, e in generale filmetti risibili atti a conservare il becerume nazionale.
Il popolo italiano, nella sua grande maggioranza, continua a votare i soliti stronzi, poi lamentandosi che i politici rubano, ci tolgono futuro, rubano le prospettive dei figli e chi più ne ha più ci caghi in questo calderone.
Il popolo italiano, nella sua grande maggioranza, cerca scorciatoie, evade tasse, tariffe, cerca escamotage (tra l’altro non sapendo il significato del termine, ignorando la lingua francese, come ogni altra lingua straniera), poi il suddetto popolo si lamenta per la carenza e la scarsa qualità dei servizi offerti dalla propria nazione, sì, con la minuscola, come sempre.
Il popolo italiano nel giorno del trionfo del proprio bel cinema, si accalca a commentare sui social network, sui blog dei giornali, cianciando idiozie sull’irrispettosità del tal regista nel dipingere l’Italia come un paese (si sempre con questa cazzo di minuscola) decadente, privo di nerbo, che si culla sul suo bel passato.
Il tal regista è un Signore, ha dipinto con colori suadenti, dolci e un po’ amari un cadavere che si trascina, mentre ricorda aneddoti dei tempi andati. Il tal regista ha fatto una carezza a un lebbroso. Carezza dolce, di chi ha occhio sensibile e delicato, di chi ha mente aperta e da Maestro della sua arte.
Il tal regista ha raccontato La Grande Bellezza e gli italianidimmerda non hanno capito.