Si cammina, nella vita. Chilometri, suole consumate, inciampando nei nostri stessi piedi, nelle ossa della storia, si scivola sul viscido delle persone.
Non mi stupirei, un giorno, di arrivare davanti al mare, senza un’apparente nuova meta, se non il tornare sui miei passi.
Il ponte verso quelle onde non sarebbe altro che il trampolino verso quella voragine che da sempre andava riempita.
Troppo spesso ci si manca. Troppo spesso non ci si aspetta.
Tuffati, qualcuno là sotto ti prenderà.