Paolo Panzacchi
L'ultima stazione del mio treno

November 24, 2024 at 2:39 am

Passi contestualizzati

Passi contestualizzati

Contestualizziamo.
Ambiente: notte, piove, una primavera timida.

Dove: una città, piccola, bella ma non bellissima, centro città, vicino ad un teatro.
Chi: uomo medio, senza infamia senza lode, bello ma non bellissimo, stupidamente geniale o genialmente stupido, ben vestito.
Cosa sembra succedere: l’uomo cammina, si guarda attorno, sente dei passi oltre ai suoi. Si sente seguito.

Cosa realmente succede: quell’uomo medio, senza infamia senza lode, bello ma non bellissimo, stupidamente geniale o genialmente stupido, ben vestito, è solo, le uniche scarpe sull’asfalto bagnato di quella notte di primavera timida, nel centro di questa città piccola, bella ma non bellissima, proprio vicino al teatro, sono le sue.

Quindi?

Quindi: si guarda attorno, sente dei passi oltre ai suoi. Si sente seguito.

Da chi?

Chi lo segue: i fantasmi, i quali, non solo esistono, ma sanno volare, spaventare e, anche, camminare.
0 likes L'ultima stazione del mio treno
Share: / / /

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>