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23/02/12 L'ultima stazione del mio treno

Amici

Amici
In ogni posto in cui sarai.

Ogni volta che vorrai.

Ogni volta che avrai il respiro corto.

Ogni volta che la merda vola e non hai l’ombrello.

Tu sei il tuo migliore amico.

Se poi arriva qualcuno con l’ombrello è anche meglio. Sottigliezze.
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22/02/12 L'ultima stazione del mio treno

Rabbia e polvere

Rabbia e polvere
Malvagio è colui che attenta all’altrui felicità.

Il sorriso di chi è felice è un bene prezioso.

Guai a te, malvagio.

Fra polvere e corone di spine rimugini con invidia.

Il tempo, come una madre premurosa, salverà i sorrisi.

Per tutto il resto solo rabbia e polvere.
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21/02/12 L'ultima stazione del mio treno

Percorsi

Percorsi

Non è il luogo dove arriverai.

Non è la persona che conoscerai.

E’ tutto nel viaggio che stai facendo.

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20/02/12 L'ultima stazione del mio treno

Sogni nella valigia

Sogni nella valigia
Aprila.

Riempila. 

Portala con te.

La tua valigia dei sogni.
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18/02/12 L'ultima stazione del mio treno

Quello buono è quello senza barba

Quello buono è quello senza barba
Ho un gemello.

Lui è senza barba.

Io ce l’ho.

Lui è quello che sa parlare.

Io, quello che sa pensare.

Lui, lui è quello buono.

Guardatevi allo specchio, guardate bene, non fate i pigri, l’altro lato della vostra medaglia saluta agitando la mano, come un fratello, appunto.
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15/02/12 L'ultima stazione del mio treno

Il vuoto delle parole

Il vuoto delle parole
Sono seduto.

Al bancone di un bar, su una panchina, in auto, al tavolo di un bistrot, su una nuvola, sulla Luna, su Marte.

Il mio bicchiere mezzo pieno. Mezzo vuoto. 

Con dentro le parole, vuote, che sanno sempre di senso di colpa, di nulla da dire.

Un giorno smetterò di bermi il “solito”.

Voglio cambiare sapore.
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13/02/12 L'ultima stazione del mio treno

Amatevi, sempre

Amatevi, sempre
Festa dell’amore, degli innamorati.

Balle!

Festa dell’amore infedele, dell’amore penitente, dell’amore che si può comprare.

Auguri a chi ama, ma scopa la segretaria.

Auguri a chi ama, ma si guarda attorno.

Auguri a chi ama, ma pensa sia meglio provare a comprarsi il bacio della buonanotte.

Per chi ama, davvero, è festa tutti i giorni.
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12/02/12 L'ultima stazione del mio treno

Vita

Vita
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Vita.

Tra rumori di fondo, teste di cazzo e stelle cadenti.
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06/02/12 L'ultima stazione del mio treno

L’amore, di notte.

L’amore, di notte.
“Oh! dolci baci, o languide carezze, 
mentr’io fremente 
le belle forme disciogliea dai veli!”.
L’inimitabile Tosca di Puccini. Una lettera d’amore mai finita. 

Uno dei tanti amori mai cresciuti.

Amore: un sentimento che si apre e si chiude, come un cerchio. 

Nella sua circonferenza l’arcobaleno del bene e del male.

Ogni giorno gli amanti guardano il sole sorgere e, speranzosi, attendono il colore della loro giornata. Il colore del loro amore.

Gli occhi di due amanti fissi sul sole, fino al tramonto, rosso di passioni sane e malsane. La notte silente testimone di amori sporchi, puliti, goffi, esperti.

Di notte l’arcobaleno non si mostra, cercando altri orizzonti per farsi osservare. La notte lascia liberi gli amanti, di consumarsi, come una candela per poi riaccendersi alla prima luce del sole.

La notte libera l’amore, senza arcobaleni, senza regole. 

L’alternativa è l’oblio, il sempre uguale, il cerchio. Forse, se non ci si può amare di notte è meglio perdersi.

“Svanì per sempre il sogno mio d’amore… 
l’ora è fuggita, 
e muoio disperato!”. 
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04/02/12 L'ultima stazione del mio treno

No!

No!
Siamo ad un bivio?

Ci insultano.

Ci disprezzano.

Ci deridono.

Ci dicono di abbandonare il nostro Paese.

State tranquilli, torneranno strisciando.

Di noi ne hanno bisogno.

Noi, di loro, possiamo fare a meno.
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Fazzoletto da tasca colorato, occhiali sulla punta del naso per darmi un tono, centomila idee nelle tasche e bollicine nel bicchiere. Questo sono io.
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